
INTERVISTA ALL'AUTRICE

Chi c’è dietro tutti i contenuti firmati Shades to Live?
Sono DS, l’autrice di tutti i testi pubblicati sul sito www.shadestolive.com e mi piace definirmi un’artista a tutto tondo, dato che la scrittura non è la sola mia passione in termini di creatività. Adoro tutto ciò che permette di esprimersi in modo diverso e personale, la testimonianza della propria unicità.
Il complesso mondo delle emozioni umane mi ha sempre affascinato e ho voluto rappresentarle attraverso un personaggio di fantasia che mi permettesse di esplorarle. Shades to Live mi abita, ma non mi appartiene. Cerco di conviverci, nonostante non sempre i miei pensieri corrispondano ai suoi. Per evitare di generare confusione nei lettori, che potrebbero non riuscire più a distinguere la mia voce da quella del mio personaggio, mi firmerò semplicemente DS.

Chi è Shades to live?
Shades to Live è un personaggio emotivo di mia creazione, un’idea nata durante la scrittura terapeutica che mi ha aiutata durante un periodo buio della mia vita, e che spero oggi possa aiutare qualcun altro.
E’ il respiro soffocato di chi ha perso la propria identità, la voce tormentata di chi brucia dentro, lo sguardo consapevole di chi ha aperto gli occhi.
Shades to Live vive nel cuore di chi ama, ma non sa amare sé stesso. E’ cresciuta con me giorno dopo giorno, ma l’ho amata dal primo istante.

Se dovessi descriverla in tre aggettivi, quali useresti per presentare lo spirito di Shades to Live?
Sovversiva, intensa, imperfetta. Ma trovo sia adorabile perché nonostante il suo sentirsi costantemente vulnerabile, ha in sé il dono dell’autenticità.
Shades to Live: il nome è evocativo e profondo. Perché hai scelto proprio questa metafora per rappresentare il tuo personaggio?
Ho scelto questo nome perché la vita propone a volte anche colori che possono non piacere, ma rinnegarli non è la soluzione: sebbene impedirsi di vivere le emozioni negative sia un’abitudine comune, è solo il coraggio di attraversarle che permette di avanzare nel percorso di crescita personale.
Shades to Live è quindi il nome nato dal mio intenso desiderio di avvicinare le sfumature (Shades) più scomode che hanno rappresentato un momento particolare della mia vita, alla promessa di comprenderle, accettarle e imparare a viverle (to Live).
Qual è stata la scintilla, il momento preciso in cui hai pensato: "devo trasformare quest’idea in un personaggio emotivo"?
La scintilla è arrivata in un periodo di grande transizione personale. Mi ero resa conto che avevo accumulato una quantità enorme di appunti, riflessioni e testi che erano stati la mia salvezza per riuscire a ritrovarmi, ma che lasciati chiusi in un cassetto sembravano gridare. Pretendevano uno spazio, e io ho voluto assecondare questo bisogno. Ho pensato che, se quei fogli mi erano stati utili, potevano esserlo anche per altri.
Volevo un contenitore che non fosse solo un diario, ma uno spazio in cui condividere per sensibilizzare alla consapevolezza delle emozioni.
I tuoi contenuti spaziano molto. Cosa decide se un'idea è degna di essere pubblicata su Shades to Live? Qual è il tuo criterio emotivo?
L'idea deve avere una cicatrice. Deve essere un pensiero che mi ha graffiato, che ho dovuto elaborare.
Non mi interessano le storie stereotipate. Se parlo di crescita, deve essere qualcosa che a modo mio ho dovuto affrontare.
Il criterio emotivo è questo: se mi ha lasciato un segno, significa che ha una profondità sufficiente per lasciare qualcosa di utile a qualcun altro.
In sintesi, qual è la missione di Shades to Live?
La missione è duplice: ispirare l'autenticità e incoraggiare la consapevolezza.
Vorrei portare nel lettore una nuova prospettiva e magari qualche domanda in più, anche se scomoda.
Ho creato uno spazio in cui sentirsi validati nelle proprie incertezze e, allo stesso tempo, motivati a fare un piccolo passo verso una vita più allineata ai propri valori. Accettare i propri limiti è sano, purché si continui a crescere.
Molti dei tuoi contenuti affrontano temi intimi e spesso dolorosi, come la dipendenza affettiva e la difficoltà a relazionarsi nella coppia. Come mai Shades to Live sceglie di concentrarsi proprio su questi argomenti?
Oggi siamo iperconnessi digitalmente, ma emotivamente non siamo mai stati così soli e impauriti.
Le difficoltà di coppia, l'ansia di piacere o la dipendenza affettiva non sono problemi individuali, ma il riflesso diretto di una società che ci insegna a cercare fuori tutto ciò che ci manca dentro.
Quando l'incertezza e il rumore della vita aumentano, ci aggrappiamo disperatamente alle relazioni sperando che ci diano la stabilità che non troviamo in noi stessi. Perdere i propri confini, però, comporta il pericoloso rischio di restare ingarbugliati all’altro nel momento meno opportuno.
Curare il tuo modo di amare è curare il tuo modo di vivere.
Molte delle nostre insicurezze nascono da quella che potremmo chiamare una "fame d'amore" o di accettazione. Qual è, secondo te, una fonte di nutrimento emotivo su cui poter contare?
L'unica fonte è il valore che dai a te stesso. Il bisogno di amore è naturale, ma quando lo ricerchi esclusivamente all’esterno, diventi fragile come un vetro sottile. Amarsi significa smettere di attendere il permesso degli altri per essere chi sei. Quando inizi a dare valore alla tua storia, compresi i tuoi errori, diventi la tua fonte di forza. E sorprendentemente, quando smetti di mendicare amore, ne ricevi di più.
Nel 2025, hai sorpreso tutti pubblicando un singolo e poi un intero album. Cosa ti ha portato a questo risultato?
Ho sempre amato la musica, ma arrivare a produrre canzoni con i miei testi è stata una sorpresa anche per me. Sentivo l'esigenza di arrivare al pubblico con la stessa intensità che sentivo quando scrivevo, e avevo bisogno di arrivare a più cuori possibile. Ero certa che la musica fosse lo strumento giusto: un potente amplificatore di parole, che parla una lingua emotiva universale.
Da tempo avevo quindi un progetto ambizioso, ma non avevo strumenti per realizzarlo. Poi è arrivata IA e sebbene fosse ancora una tecnologia acerba, ho intravisto la possibilità di trasformare l’anima di Shades to Live in una voce che potesse avvicinare i miei testi ai cuori di molte più persone.

Se potessi lasciare un solo pensiero, un'ultima "sfumatura" con cui congedare chi ha appena finito di leggerti, quale sarebbe?
Il tuo percorso non ha bisogno di essere perfetto per avere valore. Accetta il disordine che senti dentro di te, perché è proprio lì che vive la forza che forse ancora non sai di avere.

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